Dati sulle assenze per malattia: il commento della Programmazione Economica
“Non è vero che nel pubblico ci si ammala di più”, dice il responsabile della Programmazione Economica, “i dati vanno commentati. Per esempio i salariati Assp svolgono una attività che risente della condizioni meteorologiche, quindi più soggetti a malanni di stagione”. Per Danilo Micheloni non si possono neppure paragonare le assenze degli statali, circa 4 mila, con i 18 mila nel privato, l’assenteismo incide di più su numeri piccoli. “Senza contare la funzione sociale della pubblica amministrazione - dice - nella quale lavorano anche persone con patologie croniche per le quali sarebbe impossibile stare in altri settori”. Questi in ogni caso i giorni totali di assenza nel 2006 e la media di quelli non lavorati. I dati considerano sia malattie comuni che infortuni e gravidanze. Nel pubblico si va da una media di 10 giorni di assenza, a 25. Numeri che ribaltano in qualche modo i dati relativi alle sole malattie e infortuni, ma bisogna ricordare che nel totale figurano anche le gravidanze che non incidono in settori dove non c’è presenza femminile. Il grosso della PA lo scorso anno si è attestato su 19 giorni di assenza. Numeri più bassi nel privato. Una media sostanzialmente stabile in tutti e 10 i comparti presi in esame. Si passa dai 4 giorni dell’artigianato di produzione agli 8 di quello di servizio. Ma la stragrande maggioranza dei dipendenti ha usufruito di poco più di 6 giorni, in un anno, gravidanze comprese.
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