Una corsa senza freni quella del costo dell'energia, che preoccupa famiglie e mondo produttivo, in vista di una stagione fredda carica di incognite: tra bollette-choc e intere filiere produttive a rischio. Ai massimi storici, ieri, il prezzo del gas, sulla piazza di Amsterdam. Registrata una punta di 341 euro al megawattora. Un anno fa “eravamo a 30”, ricorda Davide Tabarelli; “ormai non c'è fine a questi rialzi”. “Ma i prezzi devono scendere – aggiunge il Presidente di Nomisma Energia - prima o poi scenderanno”. Nell'attesa, tuttavia, anche in Italia si paventa l'ipotesi di futuri razionamenti. “Sono possibili – ammette Tabarelli - ; saranno dei razionamenti per poche giornate quando farà molto freddo; è un'ipotesi da prendere in considerazione – continua -, poi sperando che non si avveri”. A livello UE è intanto attesa la convocazione di una riunione urgente dei ministri dell'energia, per discutere misure di emergenza. Potrebbe essere fissata entro metà settembre; mentre si fanno sempre più insistenti – da varie parti – le richieste di un “price cap” europeo. “Che abbia successo è difficile – precisa il Presidente di Nomisma Energia -, ma ormai siamo nella follia più completa”; definisce infatti “irrealistico” il prezzo registrato ieri. “Perciò mettere un cap ha senso – aggiunge - e speriamo che accada”.
Nel servizio l'intervista Skype a Davide Tabarelli - Presidente Nomisma Energia