Deciso il taglio delle Province: si salva chi ha più di 350mila abitanti

Almeno 350mila abitanti e almeno 2.500 chilometri quadrati di superficie. Solo le Province che rispetteranno questi due requisiti si salveranno dalla scure della spending review. E' quanto ha stabilito il Consiglio dei Ministri, che ha varato la delibera sui criteri del taglio. Parte il conto alla rovescia per 50 Province nei territori ordinari. Più altre 14 in quelli speciali. Eliminate anche le 10 province corrispondenti alle aree metropolitane.
In Emilia Romagna resisterebbero Bologna, Parma, Modena e Ferrara; potrebbe nascere invece la 'Provincia romagnola' che riunirebbe Cesena, Forlì, Rimini e Ravenna.
Parma, Piacenza, Modena e Reggio Emilia potrebbero far parte di una sorta di 'Provincia del buon gusto' capace di riunire tutte le migliori Indicazioni geografiche protette (Igp) del Paese, dal parmigiano al prosciutto, all'aceto. Il rischio di una fusione a freddo è alto.
I deputati regionali Mazzuca e Pizzolante del Pdl scrivono in una nota congiunta che “è un punto di arrivo perchè questo risultato consente ai romagnoli di unire le forze; è però, soprattutto, una sfida per far contare di più la Romagna a Bologna, Roma e Bruxelles”. La politica locale non è d'accordo.
[Nel servizio Stefano Vitali, presidente Provincia Rimini]

Valentina Antonioli

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