Decreto badanti: più trasparenza, meno burocrazia
Meno burocrazia a carico di famiglie e anziani con un solo Sportello Assistenza al quale rivolgersi per le pratiche (Restano ferme le certificazioni da espletare al Tribunale e alla Gendarmeria), anche un sito per regolare online adempimenti e scaricare modulistica.
Passo importante, poi, quello che vede spostare dagli attuali 11 mesi ai 4 anni la durata dei permessi: andranno regolarizzati ogni anno, ma restando in territorio e garantendo così continuità nell'assistenza. “In linea con la politica dell'esecutivo – dice Mussoni – per rafforzare una servizio alla cittadinanza anziana, migliorandone la qualità della vita”.
Meno burocrazia, ma anche più trasparenza e garanzie per le lavoratrici, con l'effetto di correggere distorsioni e incidere positivamente nell'eliminazione del lavoro irregolare. E' il segretario Belluzzi a specificare alcuni degli interventi previsti dal decreto: la definizione dei limiti d'età per prestare servizio – dai 18 ai 65 anni – o fino ai 68 se sia l'assistito a richiederlo. La possibilità per la badante di prestare la sua attività anche su due famiglie. Una volta terminato il rapporto di lavoro, la permanenza in territorio per altri 3 mesi, con l'iscrizione alle liste del lavoro provvisorio.
Dai segretari anche la replica alle obiezioni mosse in aula da Rete, su una attività che toglierebbe posti di lavoro ai cittadini e residenti: “I sammarinesi – dicono - hanno come sempre la precedenza, ma, stando alle analisi, manca del tutto la domanda interna in questo settore”.
Nel video, le interviste ai segretari alla Sanità, Francesco Mussoni e al Lavoro, Iro Belluzzi