Ieri un comunicato di Domani-Motus Liberi, nel quale sostanzialmente si accusava il PDCS – per “l'interesse personale di qualcuno” - di aver sabotato il progetto Amazon Web Services. E ciò dopo il via libera al Decreto che recepisce il regolamento europeo sull'erogazione di servizi digitali. Secondo DML il documento non era stato elaborato con l'Associazione Sammarinese Informatica, ma “da uno specifico consigliere democristiano”; e sarebbe inoltre “già obsoleto”, essendo “in fase di emanazione” l'eIDAS2.
E soprattutto – ad avviso di Motus – la DC avrebbe “smentito sé stessa”, avendo i suoi stessi consiglieri chiarito – si legge nella nota – come già oggi i dati dei sammarinesi siano gestiti “da soggetti privati fuori territorio”.
Oggi l'intervento del Direttivo ASI, con alcune precisazioni. Si sostiene come già 2 anni fa l'Associazione avesse espresso la propria disponibilità, non ricevendo tuttavia risposte né dalla precedente Segreteria Industria né da AWS. Il 22 luglio 2022, si aggiunge, il Direttivo rese noto l'avvenuto confronto presso la Segreteria Esteri, con la richiesta che venisse recepito il regolamento UE.
Infine il 3 aprile 2024 – continua il comunicato – venne espresso apprezzamento per il Decreto in materia - poi riemesso – poiché “accoglieva le esigenze delle aziende ICT sammarinesi”. Secondo il Direttivo ASI il recepimento del regolamento eIDAS non sarebbe in contrasto con il progetto Amazon. Si sottolinea piuttosto la disponibilità di ASI a partecipare ai programmi di formazione previsti dal memorandum of understanding tra Congresso di Stato e AWS. Rammarico, infine – si legge nella nota - “per la necessità di giustificarci all'interno di una dialettica politica”, specie “se caratterizzata da toni poco costruttivi”. Da qui una presa di distanze “da tali dinamiche”, con l'invito a “tutte le parti a evitare ogni genere di strumentalizzazione”.