Deposita fondi illeciti a San Marino: indagine a Mantova
L’indagine era iniziata nel 2004 e quando la Finanza di Mantova ha avuto sentore che una certa parte dell’evasione fiscale, pari ad oltre 170 milioni di euro, fosse finita in conti correnti sammarinesi, ha prontamente inviato una rogatoria internazionale tramite la Procura della Repubblica di Mantova. 'La richiesta è arrivata lo scorso anno - riferisce il tenente colonnello Pagliari, del Comando provinciale mantovano - ma è rimasta tuttora senza risposta. San Marino – spiega – non è obbligato a riferire, quando il presunto reato di riciclaggio riguarda denaro proveniente da frode fiscale: in questo caso vige il segreto bancario. Diverso sarebbe se il riciclaggio fosse dovuto a forme di usura, estorsione, o sequestro di persona”. Non si avrà dunque mai la certezza che S.M., 55enne di Reggio Emilia, residente in Croazia, cui fa capo la Emmesse spa, abbia dirottato il frutto delle sue attività illecite in banche sammarinesi. C’è la presunzione, ma non la certezza. La società indagata dalle fiamme gialle di Mantova opera nel settore dell’abbigliamento, secondo l’accusa eseguiva acquisti in nero da ditte cinesi in Toscana e nella provincia di Roma, e queste ultime emettevano fatture false che poi venivano regolarizzate attraverso società fittizie.
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