Un'occasione anche per fare chiarezza visto che il riferimento a San Marino tradisce un po' di confusione sulle cause del disservizio.
La situazione è tale e quale a quando, due anni fa, è avvenuto il passaggio al digitale terrestre. Con la differenza che la pazienza dei cittadini, che non riescono a vedere alcuni canali tra i quali la Rai, è ormai al limite. Tanto che il deputato PD riminese Tiziano Arlotti ha depositato alla Camera un’interrogazione rivolta al ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, per chiedere di ripristinare al più presto la qualità del segnale del digitale terrestre su tutto il territorio della provincia di Rimini. Ma prima di Roma si muove Bologna: martedì 4 giugno un incontro al Corecom tenterà di risolvere i problemi legati al digitale terrestre. Sarà anche l'occasione per capire con chiarezza quale siano le cause del disservizio, visto che il riferimento a San Marino tradisce un po' di confusione. Il problema più importante, ci confermano i responsabili tecnici Raiway, resta legato alle interferenze prodotte sul territorio dall'impianto della Tv di Stato di Udine; (in particolare d'estate, il picco delle proteste in occasione degli europei dello scorso anno). Nulla a che vedere dunque con l'abbassamento delle potenza del ripetitore localizzato a San Marino: effettivamente il personale della San Marino RTV è intervenuto per schermare i locali dell'Ufficio del Turismo, dove sono collocati gli impianti di trasmissione di Rai e di Rtv, perché la somma dei ripetitori aveva fatto innalzare il valore del campo elettrico al di sopra dei limite di cautela; ma l'abbassamento della potenza si è limitato al solo tempo della schermatura degli uffici. Non solo tutto è tornato subito alla normalità, ma non ci sono mai stati problemi tra Raiway e la Segreteria alla Telecomunicazioni, come invece si è letto nei giorni scorsi. L'incontro di martedì potrebbe essere innanzitutto l'occasione per fare un po' di chiarezza, in attesa di una risposta da Roma. A partire dai dati, visto che saranno analizzati quelli definitivi della sperimentazione condotto sul ripetitore di Udine, così da adottare le misure più opportune per risolvere i problemi di interferenze in Romagna.
Sara Bucci
La situazione è tale e quale a quando, due anni fa, è avvenuto il passaggio al digitale terrestre. Con la differenza che la pazienza dei cittadini, che non riescono a vedere alcuni canali tra i quali la Rai, è ormai al limite. Tanto che il deputato PD riminese Tiziano Arlotti ha depositato alla Camera un’interrogazione rivolta al ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, per chiedere di ripristinare al più presto la qualità del segnale del digitale terrestre su tutto il territorio della provincia di Rimini. Ma prima di Roma si muove Bologna: martedì 4 giugno un incontro al Corecom tenterà di risolvere i problemi legati al digitale terrestre. Sarà anche l'occasione per capire con chiarezza quale siano le cause del disservizio, visto che il riferimento a San Marino tradisce un po' di confusione. Il problema più importante, ci confermano i responsabili tecnici Raiway, resta legato alle interferenze prodotte sul territorio dall'impianto della Tv di Stato di Udine; (in particolare d'estate, il picco delle proteste in occasione degli europei dello scorso anno). Nulla a che vedere dunque con l'abbassamento delle potenza del ripetitore localizzato a San Marino: effettivamente il personale della San Marino RTV è intervenuto per schermare i locali dell'Ufficio del Turismo, dove sono collocati gli impianti di trasmissione di Rai e di Rtv, perché la somma dei ripetitori aveva fatto innalzare il valore del campo elettrico al di sopra dei limite di cautela; ma l'abbassamento della potenza si è limitato al solo tempo della schermatura degli uffici. Non solo tutto è tornato subito alla normalità, ma non ci sono mai stati problemi tra Raiway e la Segreteria alla Telecomunicazioni, come invece si è letto nei giorni scorsi. L'incontro di martedì potrebbe essere innanzitutto l'occasione per fare un po' di chiarezza, in attesa di una risposta da Roma. A partire dai dati, visto che saranno analizzati quelli definitivi della sperimentazione condotto sul ripetitore di Udine, così da adottare le misure più opportune per risolvere i problemi di interferenze in Romagna.
Sara Bucci
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