Le dimissioni di papa Benedetto XVI tengono ancora banco in ogni parte del mondo, soprattutto ci si interroga su cosa accadrà da qui al 28 febbraio, data indicata dallo stesso pontefice per la fine del suo incarico. Mentre i mass media si interrogano con grande enfasi sui motivi del suo addio, gli impegni sono tutti confermati: domani ad esempio Ratzinger celebrerà a San Pietro il rito delle Ceneri, sarà la sua ultima grande celebrazione alla quale parteciperanno tanti cardinali. Il 27 febbraio invece l'ultima udienza generale. Salterà invece l'attesa enciclica sulla fede, che non potrà essere pubblicata entro la fine del mese. Dopo l'abbandono, altra curiosità sulla quale ci si interrogava, l'anello pietrino del papa dovrebbe essere spezzato, Ratzinger vivrà nel convento in Vaticano dove ora sono le suore di clausura, ma non in compagnia delle religiose. Era trapelata anche la notizia di un recente intervento subìto dal pontefice, il portavoce vaticano padre Lombardi ha puntualizzato che si è trattato della sostituzione delle batterie al pacemaker che aveva da lungo tempo, che è stato un intervento di routine e che non ha avuto alcun peso nella sua decisione. Già partito il toto papa per tentare di capire chi salirà al soglio pontificio, ci sarebbero tre cardinali tra i favoriti, tra questi il nigeriano Francis Artinze, 80 anni, il ganese Peter Turkson e il canadese Marc Ouellet. Torna dunque l'ipotesi di un papa nero, con due dei tre papabili provenienti dall'Africa.
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