Dimissioni in blocco per l'Autorità garante per l'Informazione: "Non abbiamo i mezzi per lavorare"
Si dimettono i componenti dell'Autorità Garante per l'Informazione. "Da mesi - spiegano - chiediamo che l'Autorità venga messa nelle condizioni di svolgere i compiti che la legge le attribuisce". Dicono di aver inoltrato richieste più volte, a voce e in forma scritta, formalizzando il disagio al Congresso di Stato. Ma, aggiungono, "non abbiamo ricevuto risposta".
Sono diverse le cose che mancano. Da una sede dove riunirsi e depositare i documenti alla necessità di un budget "anche minimo" per far fronte agli impegni fissati dalla legge, fino a una tutela legale specifica. I membri spiegano di prestare servizio gratuitamente. Non è stato neanche possibile, affermano, pubblicare su un sito web dedicato i dati dei finanziamenti erogati alle testate giornalistiche e i bilanci degli editori proprio perché, dicono, "dopo mille difficoltà", nessuno si è reso disponibile a realizzare questo lavoro senza un compenso. "Non puntiamo il dito contro nessuno", sottolineano, ma per rendere l'Autorità "autonoma", allora "le vanno date le gambe per camminare".
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