I numerosi casi di guida in stato d’ebbrezza, rilevati dalle forze dell’ordine, testimoniano il trend a crescere della dipendenza da alcool, in Repubblica. Per chi guida sotto l’effetto dell’alcool, c’è il rischio degli arresti domiciliari, in Repubblica. Ma c’è anche la possibilità della cancellazione della pena, se si accetta di intraprendere e portare a termine un percorso di recupero e disintossicazione. In questo senso la decisione assunta dal Commissario della Legge Rita Vannucci che nel corso dell’ultima giornata di udienze penali ha concesso per la prima volta la cosiddetta messa in prova a 2 giovani sammarinesi. Entrambi, in seguito ad incidenti stradali, si erano rifiutati di sottoporsi agli esami del sangue. Di fronte al giudice hanno ammesso la dipendenza da alcool e beneficiato di una misura – la messa in prova – accordata in passato solo ai tossicodipendenti. Parallelamente al fenomeno della tossicodipendenza da droghe cresce, in maniera preoccupante, anche tra le nuove generazioni all’alcolismo. Una deriva agevolata dal fatto che l’alcool è in libera vendita senza alcun deterrente all’abuso, o etichette che ne indichino il pericolo, come avviene per esempio, da qualche tempo, con le sigarette. “Il fenomeno tra i giovanissimi è in netto incremento – ci conferma dal servizio neuropsichiatrico il dottor Francesco Berti – Spesso l’alcool viene assunto in concomitanza con altre sostanza psicoattive come l’Extasy e i cannabinoidi. Occorrerebbe – prosegue - creare una mentalità, un’etica anche per chi vende alcool, nei bar o nelle discoteche. E cioè nei luoghi in cui i giovani, soprattutto nei finesettimana, ne abusano di frequente in maniera smodata”
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