Andrea Gnassi affida alla Dire la replica al Dg Carlo Romeo
tendiamoci la mano e chiudiamola qui. Troppo importante e consolidato il rapporto tra Rimini e Repubblica di San Marino per metterlo in discussione a causa di una risposta infelice e certamente da me evitabile, che faceva seguito a una domanda sicuramente opportuna (tutte le domande sono opportune) ma, a parziale giustificazione, venuta ben oltre il tempo massimo concesso di una conferenza stampa di un’ora, durante la quale avevo risposto più e più volte a quella e a numerose altre domande, peraltro davanti alla camera costantemente presente della Sua tv.
Un temporale di metà estate che non ha senso trasformare nel diluvio universale.
Non lo faccia Lei, non lo farò io.
Se ne avremo in futuro l’occasione, Le esprimerò di persona le stesse considerazioni e la stima verso chi fa un lavoro complesso come quello dell’informazione. E magari potremo parlare anche di criminalità MICRO (che si vede di più) e MACRO (quella finanziaria, dei ‘colletti bianchi’, delle mafie), di fogne, di rifiuti, di turismo. Oppure di grandi strutture commerciali al confine dei due Stati, che se ufficialmente ubicate da una parte hanno effetti e conseguenze sensibili sull’altra in termini di depurazione, mobilità, impatto sulla rete imprenditoriale. Tutto ciò che a breve dovrà essere discusso e definito una volta per tutte in virtù della storica collaborazione tra due territori così vicini, così amici, così caratterizzati da una costante tensione alla sinergia e alla collaborazione. Sono sicuro che San Marino RTV seguirà questo importante passaggio con il suo tradizionale equilibrio e obiettività.
Tendiamoci la mano e chiudiamola qui.
Apprezzo lo spirito affettuoso del Suo invito a prendermi una pausa. Non sa neanche Lei quanto ne abbia bisogno: sono stati e sono mesi intensi. Dunque, proverò a seguire il Suo consiglio, che oltretutto mi pare informato e aggiornato, a giudicare dal ‘filino di abbronzatura’ da Lei mostrato in video. Sa, nonostante quello del sindaco sia un mezzo lavoro, come mi pare Lei intenda e esprima pubblicamente, esso crea talvolta qualche problema e non è facile mollare ogni cosa per salire su un aereo e spaparanzarsi sul lettino o in barca, al sole. Niente a che vedere con il Suo di lavoro. Basta guardare lo stipendio, quasi tre volte quello di un sindaco di una città come Rimini. Immagino sia proporzionato all’impegno e alla responsabilità, infinitamente superiore a quella dei primi cittadini dei cento e passa capoluoghi e degli altri 8mila Comuni d’Italia.
Chiudiamo gli ombrelli, per favore, e facciamo che questo temporale estivo si esaurisca, non lasciando in cielo alcuna nuvola. Tutti siamo umani, tutti abbiamo alti e bassi, tutti abbiamo giornate in cui si è in forma o meno. Ammetto, non è proprio il massimo rispondere in quel modo alla Sua troupe e rivolgere l’invito a San Marino RTV ad occuparsi anche di fogne e non solo di Rimini Calcio. Non ho problemi a chiedere scusa. Ma, mi perdoni, Lei dice che ‘ho abboccato’: sottintende forse che mi era stata preparata una trappola con esca inclusa? Da chi? Da Lei? Da altri? Sa, a guardare certe reazioni scomposte, si farebbe presto a fare della dietrologia.
Non era sicuramente in forma Lei ieri quando (per distrazione? Perché proprio non ne è al corrente?) ha dimenticato di spiegare come le graduatorie sui reati denunciati riguardanti tutto il territorio riminese siano statisticamente distorte dalla cosiddetta ‘correzione turistica’ (15 milioni di presenze turistiche e di city users all’anno che ‘squilibrano’ statisticamente il dato riferito ai soli 330 mila residenti ufficiali). Non lo dico io ma gli esperti del settore e quindi i Prefetti, i Questori, i Comandanti dei Carabinieri che si sono qui succeduti da 40 anni a questa parte. Mi perdoni ancora: trova normale che il direttore di una testata giornalistica di un Paese estero, pagato comunque dai cittadini italiani, si adoperi in questo modo in un’opera di così evidente disinformazione contro una città di un altro Stato? Il Suo è qualcosa di più di un incidente diplomatico, a voler essere pignoli. E’ un’offesa per la quale, in altri contesti, sarebbe chiamato a rendere conto e giustificare. Non lo farò certo io: per me finisce qui. Anche mi auguro di avere modo di informarLa e aggiornarLa personalmente su quello che è Rimini e sono i riminesi; gente che non abbocca come i paganelli ma che non te la manda a dire, a costo di finire a volte oltre le righe.
Ma fa niente, non si può giudicare una persona da un unico episodio, da un incidente, da una risposta infelice, da una informazione distorta o tantomeno dall’entità di uno stipendio. Farlo vorrebbe dire prendere fischi per fiaschi.
Senza rancore, dunque, e con immutata stima verso tutta la redazione di RTV San Marino.
W Rimini. W San Marino.
Andrea Gnassi