Le voci si rincorrono, Telecom stessa non riesce a dare una spiegazione a quanto accaduto. Quelle bollette telefoniche con Iva non sono andate giù ai consumatori che si sono rivolti allo Sportello e ad Asdico. Ma è una situazione strana anche per gli uffici di Roma. Su sollecitazione dei sindacati la Direzione generale Poste e Telecomunicazioni di San Marino si è subito mossa per chiarire quello che è apparso a tutti come un malinteso. Dai primi contatti la conferma che si trattasse proprio di un errore di addebito. Ma questa mattina la nuova versione: la probabile applicazione di una disposizione europea. Una risposta che ha sollevato nuovi dubbi. In virtù anche della convenzione tra la Repubblica e Telecom ci si aspettava infatti una comunicazione da parte della società italiana. Nel pomeriggio l’ultima spiegazione in ordine di tempo: un possibile disallineamento nei sistemi informativi. Tradotto: errore dei computer, vale a dire un ritorno alla prima versione. A confermarlo il fatto che non tutte le bollette presenterebbero la voce Iva. Ma ancora non ci troviamo di fronte a spiegazioni certe. Tanto che Michele Giri, coordinatore del settore telecomunicazioni di San Marino, ha posto l’ultimatum: se non riceveranno una risposta chiara e definitiva domani mattina chiederanno un incontro urgente tra le parti con la presenza di esperti fiscali dell’ufficio tributario. Se dovesse effettivamente trattarsi di uno sbaglio bisognerà stabilire le modalità di rimborso. Nel caso si trattasse di una norma comunitaria servirà comunque un incontro per chiarire la posizione di San Marino.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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