Dirigere: incontro sull'efficienza della PA
Alla domanda se una maggiore responsabilità del dirigente significa maggiore efficienza della Pubblica Amministrazione, il prof. Angelo Piazza ha illustrato la propria esperienza relativamente all’ordinamento italiano. E’ bene non accentuare troppo la responsabilità del singolo – ha detto - anche per una maggiore tutela dei cittadini stessi. Occorre inoltre trovare un punto di equilibrio: quello di rivedere il concetto stesso di responsabilità, non quella per il singolo atto, ma per i risultati più o meno ottenuti. Per quanto riguarda i criteri di scelta dei dirigenti, secondo Piazza sarebbe opportuna una valutazione di professionalità in sede tecnica e non politica, a cui affiancare una valutazione di esperienza. Sulla questione della separazione dei poteri tra politica e Pubblica Amministrazione, il rapporto tra le due componenti è un nodo su cui lavorare anche se – sottolinea – rimarrà comunque irrisolto. Bisogna lavorare affinchè l’interferenza politica non renda il dirigente un mero esecutore di ordini che corrispondono ad interessi di parte, ma dovrà adoperarsi per preservare le sfera dei servizi da garantire ai cittadini. In sostanza occorre un rapporto di sintesi con l’organo politico, pur mantenendo uno stretto raccordo. Non si può tracciare un netto confine fra potere esecutivo e autonomia della PA, ma è importante darsi delle regole chiare.