Il rapporto di Amnesty International contro le violazioni dei diritti umani in Italia e nel mondo: quest'anno anche lo scrittore Roberto Saviano ha prestato il suo volto.
Anche Roberto Saviano ha prestato il suo volto e invitato a cantare la ballata di Joan Baez e Ennio Morricone, “Here's to you”, dedicata a Sacco e Vanzetti, messi a morte negli Stati Uniti nel 1927, in occasione del rapporto 2015-2016 di Amnesty International, dove ancora una volta vengono messe nero su bianco tutte le violazioni di diritti umani che continuano ad avvenire in ogni parte del mondo. L'ammonimento, da parte di Amnesty, è che la protezione internazionale dei diritti umani rischia di essere compromessa a causa di interessi egoistici nazionali di corto respiro. I governi insomma, attaccano di proposito le istituzioni che hanno creato per proteggere i diritti di tutti, riducono i finanziamenti a esse destinati o le ignorano. E in Italia? Saviano ricorda i casi Cucchi, Aldrovandi, Magherini, Uva, Mastrogiovanni, "tutti morti mentre erano affidati allo Stato".
Senza dimenticare le discriminazioni, sottolinea ancora Amnesty, perpetrate nei confronti di persone LGBT, che ancora oggi, “mentre il ddl Cirinnà viene smembrato in Parlamento”, si legge, “vedono non riconosciute le unioni civili”.
Francesca Biliotti
Anche Roberto Saviano ha prestato il suo volto e invitato a cantare la ballata di Joan Baez e Ennio Morricone, “Here's to you”, dedicata a Sacco e Vanzetti, messi a morte negli Stati Uniti nel 1927, in occasione del rapporto 2015-2016 di Amnesty International, dove ancora una volta vengono messe nero su bianco tutte le violazioni di diritti umani che continuano ad avvenire in ogni parte del mondo. L'ammonimento, da parte di Amnesty, è che la protezione internazionale dei diritti umani rischia di essere compromessa a causa di interessi egoistici nazionali di corto respiro. I governi insomma, attaccano di proposito le istituzioni che hanno creato per proteggere i diritti di tutti, riducono i finanziamenti a esse destinati o le ignorano. E in Italia? Saviano ricorda i casi Cucchi, Aldrovandi, Magherini, Uva, Mastrogiovanni, "tutti morti mentre erano affidati allo Stato".
Senza dimenticare le discriminazioni, sottolinea ancora Amnesty, perpetrate nei confronti di persone LGBT, che ancora oggi, “mentre il ddl Cirinnà viene smembrato in Parlamento”, si legge, “vedono non riconosciute le unioni civili”.
Francesca Biliotti
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