Con la Guyana diventano 150 i Paesi ad aver ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, facendo segnare una delle percentuali più alte mai registrate nell'ambito dei trattati internazionali sui diritti umani. E il fatto che le ratifiche siano state trasversali a tutte le zone e culture del mondo – precisano dalle Nazioni Unite – significa che la strada del riconoscimento universale di tali diritti è ormai stata intrapresa e che su di essi sta crescendo la consapevolezza. La ratifica di San Marino al trattato risale al 22 febbraio 2008, così come l'adesione al Protocollo Opzionale alla Convenzione, ovvero il testo che consente al Comitato ONU preposto a monitorare l'applicazione della normativa nei vari Stati, di ricevere ricorsi di singoli o gruppi di individui e di avviare eventuali procedure d'inchiesta. Adesione che tuttavia – hanno più volte denunciato le associazioni per la tutela dei diritti delle persone disabili - per troppo tempo è stata tale solo sulla carta. Ora la svolta: finalmente, dopo anni di stallo, una legge quadro in tema di disabilità ad ampio spettro: riguarderà scuola, sanità, lavoro, turismo accessibile, territorio. In sostanza, un testo capace di recepire le normative previste dal trattato internazionale. Salvo ritardi, sarà discusso in prima lettura proprio in questa sessione consiliare. Molto si deve alle stesse associazioni che hanno contribuito attivamente nei rispettivi ambiti alla stesura della legge, i cui effetti benefici – assicurano – si rifletteranno su tutta la cittadinanza. D'altra parte, il messaggio è chiaro, perfettamente in linea con la natura e lo spirito degli articoli contenuti nella Convenzione ONU: “Nulla su di Noi senza di Noi”, l'importanza cioè di coinvolgere le stesse persone con disabilità nelle decisioni che riguardano le loro vite e i loro diritti.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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