La querelle continua. É la ditta CABE srl a voler fornire questa volta alcuni chiarimenti sul progetto per la realizzazione di un sito per il trattamento, recupero, riciclo e discarica a San Leo, in risposta agli articoli di stampa usciti di recente e alle ultime esternazioni di esponenti politici e del Comitato civico costituitosi con l'obiettivo di tutelare il territorio, l'ambiente e la salute dei cittadini: “Innanzitutto – precisa la società di Santarcangelo, proprietaria dell'ex cava in località Pian della Selva – l'iter di presentazione del piano urbanistico ha seguito le corrette procedure sia per quanto riguarda il Comune, sia per quanto riguarda i pareri necessari alla sua approvazione da parte di altri enti. Nessuna stranezza e nessuna manomissione – aggiungono – di aree vincolate, rinverdite e bonificate. E nessun vincolo cancellato”. Per la CABE, sono “completamente fuori luogo e prive di consistenza le affermazioni relative 'al grande pericolo per gli eventuali percolati nell'adiacente torrente Mazzocco e nel vicino Marecchia, fino a spingersi alla paventata compromissione delle acque potabili prelevate a chilometri di distanza”. La ditta non esita a parlare di dannoso procurato allarme da parte di chi diffonda informazioni non debitamente verificate. “La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e gli Enti competenti – concludono - stabiliranno la bontà della proposta progettuale basandosi su riscontri tecnici e professionali, e non su catastrofiche previsioni che servono solo ad esasperare gli animi con chiari intenti ideologici”. Intanto già fissato per domani sera alle 20, all'agriturismo Poggio Duca, un appuntamento pubblico organizzato proprio dal “Comitato San Leo dice no alla discarica dei rifiuti speciali”.
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