Pensavate che l'inglese fosse la lingua più facile del mondo? Tutto sbagliato. E' molto più facile l'italiano. La prova? Al termine della prima elementare i bambini italiani sono in grado di leggere il 95% delle parole, mentre quelli inglesi si fermano al 40%. Tutto dipende, secondo gli esperti, dal tipo di ortografia. La lingua italiana associa solo 28 suoni alle 21 lettere dell'alfabeto, quella inglese, molti di più. Di qui la maggiore difficoltà di lettura. Una difficoltà che aumenta a dismisura, quando a leggere è un bimbo dislessico. La dislessia è un deficit neurobiologico che colpisce circa il 5% degli scolari. Può presentarsi in diverse forme: da lieve, fino a severa. Quando è lieve, in otto anni - e quindi all'inizio del ciclo di scuole superiore - la dislessia può addirittura scomparire. Quando, la dislessia è più marcata, puo' comunque essere ridotta. Con il sostegno della Fondazione San Marino - Cassa di Risparmio - Sums, il Dipartimento della Formazione dell'università di San Marino, organizza per i prossimi giorni due appuntamenti. Il 14 settembre, il workshop, con ricercatori provenienti da diversi paesi europei con lingue ad ortografia "regolare", il 15 e il 16 settembre invece è in programma l'ottavo convegno internazionale initolato "Imparare: questo è il problema. Sistemi ortografici e dislessia". Particolarmente attesi gli interventi del professore austriaco Heinz Wimmer e del professor Giacomo Stella - del Dipartimento Formazione dell'Università di San Marino - che ha collaborato attivamente all'organizzazione.
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