Il dissidente cinese Chen Guangchen ha lasciato l’ambasciata americana a Pechino e trasferito in un ospedale. Con lui c’era l’ambasciatore statunitense Gary Locke. La svolta nella delicata vicenda diplomatica è arrivata poche ore dopo l’arrivo nella capitale cinese di Hillary Clinton. “Vorrei baciarti”, le ha detto Chen. L’avvocato, non vedente e militante per i diritti umani, sei giorni fa era riuscito a fuggire dagli arresti domiciliari. Il ministero degli esteri cinese pretende le scuse dagli Stati Uniti, accusati di aver usato metodi anormali per portare Chen all’interno dell’ambasciata. Gli Usa non sembrano intenzionati a scusarsi, anzi la Clinton chiede a Pechino di rispettare gli impegni su Chen, che ora dovrebbe essere trasferito in un luogo sicuro.
Riproduzione riservata ©