Prendono carta e penna un gruppo di docenti del Cfp e intervengono sulle novità introdotte, dal 1° di novembre, dalla delibera del Congresso di Stato che ne riorganizza la gestione. In particolare i docenti lamentano l'accorpamento del Centro di formazione professionale con l'Ufficio per il Lavoro e le Politiche Attive.
Perchè annettere una scuola ad un ufficio pubblico? Si chiedono. Quali ragioni scolastiche ci sono dietro? L'impressione – continuano- è che il Cfp sia considerata una non scuola. La delibera prevede che il dirigente della struttura dell’ULPA-CFP possa nominare una nuova Posizione Organizzativa: la speranza – scrivono - è che si tratti di una persona competente in ambito scolastico.
È necessario che il Governo ci faccia capire cosa vuole fare del CFP - concludono. Vogliamo che i corsi triennali passino sotto la competenza della Segreteria di Stato Istruzione, visto che vi si assolve l’obbligo scolastico. Mentre per i corsi di secondo livello, è sensato che possano rimanere sotto la competenza della Segreteria di Stato per il Lavoro, dato che vanno attivati in tempi brevi.