Il tema dell’immigrazione e della convivenza civile tra i popoli al centro dell’incontro pubblico al Centro sociale di Dogana, organizzato dai Popolari sammarinesi. Giovanni Giardi, dell’associazione Papa Giovanni 23°, ha affermato che anche a San Marino ci sono stati episodi di intolleranza e in particolare, sulla questione “badanti” – che in Repubblica sono circa 200 – è dell’opinione che siano un aiuto molto prezioso per molte famiglie. Mara Valentini, del servizio neuropsichiatrico, ha trattato il fenomeno immigrazione dal punto di vista socio-psicologico. Lasciare il proprio paese – ha affermato – provoca un trauma che rimane per almeno due generazioni. A San Marino – ha poi aggiunto – c’è un problema di eccesso di identità nazionale. Don Giuseppe Guzzonato ha ricordato che la nostra Repubblica è stata fondata da un immigrato che lasciò la Dalmazia per stabilirsi in questo territorio. Per rapportarsi al fenomeno immigrazione i cattolici – ha detto – si ispirino a quattro parole: vangelo, solidarietà, accoglienza, legalità. Infine Luigi Melica, docente Universitario e consulente del governo italiano, ha menzionato la carta dei diritti e dei doveri per una convivenza civile. Un documento a cui ha contribuito e che la città di Bologna ha fatto proprio approvandolo in Comune. La carta afferma che deve essere considerato bolognese a tutti gli effetti chiunque lavora e vive nel territorio della città.
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