Don Benzi: ieri sera la commemorazione alla Grottarossa
Silenzio pieno e preghiera: tratti dal "Pane quotidiano", il libretto di meditazioni del giorno, scritto dal Don dove riecheggiano le parole del presente, anticipate tempo addietro e prima della dipartita, da un testimone di fede servo di tutti morto 4 anni fa a cavallo tra il giorno dei Santi e quello dei Defunti. "Chiuderò gli occhi e la gente mi crederà morto; ma è una bugia! la morte non esiste. Mi apro all'infinito e lì c'è Dio. Dentro di noi c'è l'immortalità come identità divina. Un abbraccio eterno tanto atteso da ogni creatura". Il vescovo Lambiasi sostando davanti al sepolcro riminese ha benedetto la gente di don Benzi e i suoi piccoli "ultimi e indifesi fra gli ultimi" con poche scarne parole guadando in faccia gli astanti ha concluso in: "Benedici Signore", è lì c'era il Don. Così presente e vivo era il prete di strada alla Risurrezione (la parrocchia, sua casa) nelle parole di Monsignor Negri che ha voluto esserci come sempre dalla notte dell'ultima 'visita' in un luogo del Montefeltro don Oreste ci aveva riscaldato da vivo per un ultima volta, la notte in discoteca, prima di tornare oggi con queste parole del vescovo: "mai così vivo e presente in Cristo crocifisso e risorto".
fz
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