Donald Trump visto dalla stampa americana: "Cambierà tutto, anche per noi giornalisti"
Parte con un tweet la nuova era di Donald Trump, che annuncia “The work begins!”, ossia inizia il lavoro, dopo il giuramento sulla Bibbia di Abramo Lincoln.
Eppure è un Paese diviso e preoccupato, quello che il tycoon si appresta a guidare, e non solo per le veementi proteste che continuano, dalle star come Robert De Niro e Micheal Moore ai tanti cittadini che dicono no al nuovo inquilino della Casa Bianca. Anche la stampa americana non è esente da preoccupazioni, proprio per lo svolgimento del proprio lavoro.
Il muro tra Stati Uniti e Messico, i proclami contro i musulmani, e lo smantellamento dell'Obama Care sulla salute: questi i cavalli di battaglia utilizzati in campagna elettorale.
Non mancano nemmeno intercettazioni e transazioni finanziarie nel mirino dell'intelligence USA su possibili legami tra dirigenti russi ed ex collaboratori di Trump, incluso l'ex presidente della sua campagna elettorale Paul Manafort.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Patricia K. Thomas, APTN (Associated Press Television News)