Donne afghane ridotte al silenzio nel regime: la strategia di Nove Onlus

L'associazione, che non ha mai interrotto la sua attività, risponde alle esigenze, rispettando le disposizioni. Presto una mostra a Roma per dare 'voce' alle donne afghane.

Sulle donne afghane ridotte al silenzio, di nuovo e per legge, già si è detto. La nuova normativa “sul vizio e sulle virtù”, emanata dai talebani, richiama gli anni più bui del regime degli anni '90, ma anche un'attenzione mediatica ormai dimenticata dopo il precipitoso ritiro delle truppe statunitensi e della coalizione NATO. L'associazione Nove Onlus, invece, attiva dal 2012, non ha mai interrotto la propria attività in Afghanistan, rispondendo alle esigenze delle donne e rispettando le disposizioni imposte dal regime. Presto a Roma una mostra, il 18 ottobre l'inaugurazione, per sensibilizzare l'opinione pubblica su un paese e le sue donne, cui è stata tolta la voce ma non la speranza.

Nel video Livia Maurizi, responsabile Progetti Nove

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