Cresce l’occupazione femminile in Repubblica e cresce più di quella maschile. 8.204 il totale delle donne impiegate a fine 2004, 699 in più rispetto al 2000. Nello stesso periodo l’occupazione maschile è aumentata di 581 unità. Il numero più consistente di donne (2.289) lavora nel settore pubblico allargato, seguono i settori manifatturiero, del commercio e dei servizi. La fascia di età più rappresentata è quella che va dai 30 ai 39 anni, con 2.953 donne, segue a ruota con 2.342 lavoratrici la fascia di età che va dai 40 ai 49 anni. Nell'ultimo secolo la condizione femminile ha avuto un'inarrestabile evoluzione che ha attraversato molte battaglie alcune vittoriose, altre meno. Un secolo in cui, oltre ai problemi legati al conflitto tra i ruoli di lavoratrice-moglie-madre, le donne hanno dovuto fare i conti anche con la dura quotidianità del doppio lavoro: quello fuori casa e quello domestico non meno impegnativo, che continua a gravare soprattutto sulle loro spalle. Oggi sono molti i passi avanti che si sono fatti soprattutto sul piano legislativo, ma forti freni vengono ancora posti dalla mancanza di strutture sociali adeguate. Andando oltre i dati e considerando lo scenario sociale in cui vivono le donne che lavorano, appare che il basso numero di candidature femminili a ruoli dirigenziali sia dovuto non tanto a una carenza vocazionale, ma alla difficoltà molto concreta di dover conciliare carriera e famiglia.
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