Sono studentesse, laureate o professioniste, non appartengono ai movimenti che hanno costretto alla fuga il presidente Ali Abdullah Saleh, ma anche loro dicono stop al regime.Intanto, si attende l’arrivo della missione Onu, inviata a seguito del deteriorarsi della situazione del punto di vista umanitario.“Vogliamo mostrare al mondo che siamo le nipoti della regina di Saba che ha guidato lo Yemen ed è ricordata nel Corano – spiega una studentessa universitaria – Lei era capace di ottenere un cambiamento. Noi chiediamo uno Stato moderno. Proveniamo da classi sociali diverse e tutte vogliono uno Stato civile e civilizzato”.Il presidente Saleh lascerà la guida dello Yemen il prossimo 17 luglio, in concomitanza con il trentatreesimo anno della sua ascesa al potere. Il capo di Stato è a Riad, in Arabia Saudita, dove si trova ricoverato dal 3 giugno in seguito alle gravi ferite riportate in un attentato contro il suo palazzo presidenziale.
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