Dopo le bufere nevose sulla costa atlantica degli USA continua l’allarme mareggiate in California
Lasciano le case in fretta per sfuggire alla violenza dei venti e all’acqua che arriva dal Queensland del nord. Un paese che è un continente per estensione e climi diversi si prepara a settimane d’allarme proclamando lo stato d’emergenza a partire dal nord-est. Una situazione senza precedenti - dicono le autorità - che prevede per precauzione l’abbandono forzato delle case e attività sul territorio. Il ciclone Tasha sferza Brisbane. I fiumi locali a livelli record hanno inondato l’80% della zona agricola dell’Emerald. Già 1.000 sfollati e decine di paesini isolati: alcuni morti. Dichiarato lo stato di catastrofe naturale con miliardi di danni in dollari australiani. Vista la vastità delle coste c’è il rischio predatori pericolosi come coccodrilli e squali toro trascinati dalle onde in zone balneari. Intanto la California cerca di arginare le mareggiate e i danni dei temporali di Natale con sacchi di sabbia e barriere: “sembra un territorio di guerra” – ha commentato un inviato del governo federale. Il governatore Schwarzenegger proclama l’emergenza nazionale e lo stato di calamità dopo le piogge torrenziali: sfollati, guardia nazionale e spiagge deserte, anche nello Stato del sol leone.
Francesco Zingrillo
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