Dopo la polemica de "Le Iene", l'approfondimento sulla gestione degli eventi
Il casus belli è la questione balli. Una delle poche differenze tra il decreto uscito il 2 settembre a San Marino e quello firmato ieri dal governo italiano è che nella Penisola è vietato ballare almeno fino al 30 settembre, mentre qui non c’è questo divieto. Sul Titano del resto non ci sono discoteche, e le occasioni di ballo sono limitate a eventi all’aperto. Un servizio de "Le Iene" su alcuni eventi dello scorso weekend e diversi articoli di testate nazionali hanno restituito un’immagine di San Marino come meta di pellegrinaggio per chi vuole ballare e fare festa senza regole. Da qui la replica del Congresso di Stato, che ricorda come le norme anti Covid della Repubblica siano sempre parallele a quelle italiane. È infatti obbligatorio l’uso della mascherina nei luoghi chiusi e anche all’aperto se non è possibile rispettare la distanza di sicurezza di un metro. Previste anche multe da 500 a 2000 euro. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Da quando è uscito il nuovo decreto, due le sanzioni comminate, nei confronti di cittadini rumeni entrati in territorio senza avvertire le autorità e senza rispettare il periodo di isolamento per loro obbligatorio. Entrambi sono stati multati di 500 euro. Dall’altra parte, vista l’assenza di criticità, non ci sono controlli specifici per verificare il rispetto delle nuove regole, ma solo interventi su segnalazione. Gendarmeria e Polizia Civile però assicurano la loro copertura agli eventi con rischio assembramento in programma per il prossimo weekend. I riflettori sono puntati sulla festa di sabato sera alla Cava degli Umbri, in occasione dei due Motogp a Misano, organizzata dalla discoteca Musica di Riccione su incarico delle Segreterie di Stato. L’okay all’evento è arrivato dal Comandante della Gendarmeria in seguito ai sopralluoghi necessari: studiate le vie d’ingresso e uscita, eventuali rischi di ordine pubblico e la sicurezza antincendio. Gli ingressi saranno limitati e solo per maggiorenni, con mascherina obbligatoria. Anche l’organizzatore privato avrà una responsabilità e si avvarrà del suo personale di sicurezza per monitorare il controllo delle regole. Eventuali trasgressori saranno multati e se necessario allontanati. “Puntiamo molto sulla prevenzione - spiegano dalla Gendarmeria - ma nel caso di gravi disordini è nostra facoltà anche intervenire e sospendere l’evento”.