Dopo il terremoto L'Aquila punta a diventare la "città della conoscenza"
L'Aquila punta su formazione e cultura, questi i presupposti del Gran Sasso Science Institute, nato dalla visione di persone locali che, nel 2011, ha richiamato esperti internazionali dall'Ocse per studiare la ricostruzione della città.
L'attuale rettore, Eugenio Coccia, al tempo era direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, operativi dall'87 e centro di ricerca sotterraneo più grande del mondo, con oltre 1000 ricercatori. Nati da un'idea del professor Antonino Zichichi, i 150mila metri cubi di laboratori si raggiungono dal traforo autostradale del Gran Sasso, sotto 1400 metri di roccia, che funge da schermo naturale contro le interferenze, come i raggi cosmici. E' davvero come entrare in un altro pianeta: la fisica dei neutrini e la ricerca della materia oscura sono gli argomenti di punta.
Fu proprio il professor Zichichi a ideare l'esperimento LVD, che per studiare i neutrini attende un evento catastrofico come l'esplosione di una Supernova.
“Illuminare l'oscurità” è infine lo slogan scelto dai ricercatori di XENON1T, che hanno l’ambizioso obiettivo di far luce su uno dei misteri della fisica contemporanea: la materia oscura, che costituisce circa un quarto dell'universo. Il mezzo rivelatore è lo xenon liquido.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Oscar Buonamano, Officina L'Aquila e direttore editoriale Carsa Edizioni; Alessandra Faggian, Prorettrice Gran Sasso Science Institute; Stefano Di Lorenzo, dottorando astrofisica particellare