Dubai, verso Expo 2020
Avvicinarsi al cantiere, per motivi di sicurezza, non è permesso, ma le riprese di un drone, diffuse dal Dubai Media Office, aggiornano sull'avanzamento dei lavori.
Il tema di Expo Dubai sarà “Connecting Minds, Creating the Future”, ovvero “collegare le menti per creare il futuro”, ispirato all'antico nome della città di Dubai, Al-Wa?l, in arabo “collegamento”. E si chiamerà Al Wasl anche il nucleo centrale del sito: una grande piazza e punto di ritrovo, protetta da un'enorme copertura realizzata in materiali tecnologici, la cui costruzione è stata assegnata al gruppo veneto Cimolai. Da qui si dirameranno, come fossero petali, le tre aree tematiche della manifestazione: Opportunità – dove avrà sede il padiglione di San Marino -, Sostenibilità e Mobilità.
Oltre al sito, in città sono in corso tutti i lavori collaterali per ospitare i 25 milioni di visitatori attesi, per un investimento di oltre 30 miliardi di dollari: dall'estensione della metropolitana al completamento del nuovo aeroporto Al Maktoum, dal nuovo quartiere Dubai?South, che sta nascendo intorno al sito, ai nuovi palazzi, tra i quai The Tower che supererà in altezza il Burji Khalifa, e il Mall più grande del mondo che batterà il record dell'attuale Dubai Mall.
E per il dopo Expo? Il piano è già pronto, tanto che lo sviluppo del “post” è stato parte integrante dell’intero progetto dell’esposizione. Il sito verrà trasformato in un nuovo quartiere eco-sostenibile: District 2020. Due milioni di metri quadrati strutturati con una piazza centrale a cupola, viali alberati, uffici, appartamenti, negozi, scuole, parchi, che diventeranno una “campus-style business community”: ospiterà infatti start-up, incubatori e centri di ricerca da tutto il mondo, come prosecuzione ideale del tema centrale dell'Expo “Connecting Minds, Creating the Future”.
La corrispondente Elisabetta Norzi