Due anni di carcere per sfregio permanente
Una lite scoppiata per futili motivi, forse a causa di una ragazza, alla discoteca Symbol di Domagnano. Era l’1.30 di notte del 10 gennaio 1999 quando Roberto Santi, 30 anni di Borgo Maggiore allora 25 enne, reagì molto male allo spintone ricevuto da Daniele Meca, 31 anni di Fiorentino all’epoca 26 enne. Santi gli sferrò un pugno, ma in mano aveva un bicchiere che si frantumò sul volto del giovane, procurandogli uno sfregio permanente sulla guancia sinistra. Martedì in Tribunale, il Commissario della Legge Rita Vannucci ha condannato Roberto Santi per il reato di lesioni personali, a 2 anni di prigionia e all’interdizione per un anno dai pubblici uffici e dai diritti politici, sospendendo però la pena per 4 anni dal momento che il giovane non aveva precedenti penali. L' aggredito si era costituito parte civile, e nel frattempo ha ricevuto dall’imputato il risarcimento del danno.