Per la prima volta l'Ucraina sarà rappresentata alla fase finale dell'Eurovision Song Contest da una cantante tatara della Crimea. Jamala ha vinto i quarti di finale del concorso nazionale a Kiev con la canzone “1944”.
Ha ottenuto i punteggi più alti, sia da parte dei giudici, sia dalla votazione tramite sms. Ma la maggioranza dei Tatari non hanno potuto constatarlo proprio perché vivono in Crimea. Le società di telecomunicazioni ucraine sono state cacciate fuori dalla regione a seguito dell'acquisizione russa, e ora la loro attrezzatura viene utilizzata dalle stesse società russe.
La sua canzone "1944" si riferisce all'anno in cui Stalin sradicò i Tatari dalla loro patria e spedì 250.000 persone su treni sovraffollati in Asia centrale; in migliaia morirono durante il viaggio o di fame nelle steppe aride dopo il loro arrivo. Non gli fu permesso di tornare in Crimea fino al 1980. Come è noto le regole dell'Eurovision proibiscono canzoni con testi dal contenuto politico. Gli autori dicono però che non c'è alcuna menzione circa la situazione in Crimea oggi.
Esattamente due anni fa, nella notte del 27 febbraio, unità militari armate della Federazione Russa invasero il territorio sovrano dell'Ucraina, prendendo illegalmente il potere in Crimea. Da allora si sono succeduti incontri sul futuro ucraino o russo nella penisola; gli edifici amministrativi sono stati occupati dagli “uomini in verde”; unità militari e navi sono state bloccate; attivisti pro-Ucraina arrestati; infine, la celebrazione di un referendum illegale.
Fino ad oggi ci sono stati 217 casi confermati di violazioni dei diritti umani nella penisola. Per lo più verso il gruppo etnico dei Tatari di Crimea.
Viktoria Polishchuk
Ha ottenuto i punteggi più alti, sia da parte dei giudici, sia dalla votazione tramite sms. Ma la maggioranza dei Tatari non hanno potuto constatarlo proprio perché vivono in Crimea. Le società di telecomunicazioni ucraine sono state cacciate fuori dalla regione a seguito dell'acquisizione russa, e ora la loro attrezzatura viene utilizzata dalle stesse società russe.
La sua canzone "1944" si riferisce all'anno in cui Stalin sradicò i Tatari dalla loro patria e spedì 250.000 persone su treni sovraffollati in Asia centrale; in migliaia morirono durante il viaggio o di fame nelle steppe aride dopo il loro arrivo. Non gli fu permesso di tornare in Crimea fino al 1980. Come è noto le regole dell'Eurovision proibiscono canzoni con testi dal contenuto politico. Gli autori dicono però che non c'è alcuna menzione circa la situazione in Crimea oggi.
Esattamente due anni fa, nella notte del 27 febbraio, unità militari armate della Federazione Russa invasero il territorio sovrano dell'Ucraina, prendendo illegalmente il potere in Crimea. Da allora si sono succeduti incontri sul futuro ucraino o russo nella penisola; gli edifici amministrativi sono stati occupati dagli “uomini in verde”; unità militari e navi sono state bloccate; attivisti pro-Ucraina arrestati; infine, la celebrazione di un referendum illegale.
Fino ad oggi ci sono stati 217 casi confermati di violazioni dei diritti umani nella penisola. Per lo più verso il gruppo etnico dei Tatari di Crimea.
Viktoria Polishchuk
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