Durata limitata e nuove sanzioni, fino al penale, per abuso e contraffazione dei contrassegni disabili
Ampliata anche la casistica. Tonnini, "Da una parte il diritto, dall'altra il dovere”. San Marino si allinea alla normativa europea. Novità anche per ciclisti e pedoni
Il Decreto di modifica al Codice della Strada è stato emesso il 28 febbraio e per dare alla popolazione un congruo periodo di adattamento produrrà effetti solo al momento della ratifica, prevista nell'attuale sessione consiliare. Il Segretario agli Interni illustra le principali novità. La prima riguarda ciclisti e pedoni: obbligatorio – pena sanzioni - indossare dispositivi catarifrangenti in condizioni di scarsa visibilità, mezz'ora dopo il tramonto e mezz'ora prima dell'alba. Viene così recepita l'Istanza d'Arengo approvata dall'Aula nel 2021, in linea con le normative italiane.
Altra importante novità riguarda il contrassegno di parcheggio e circolazione per disabili ed invalidi. Per garantire maggiori tutele è stata ampliata la casistica, comprendendo chi necessita dell'aiuto di terzi per spostarsi. Potrà essere rilasciato anche a non vedenti, persone con patologie psichiche, disabilità intellettive, o con invalidità agli arti superiori. Cambia anche la sua validità: quello che fino ad oggi era permanente durerà cinque anni. Per le disabilità irreversibili – chiarisce Elena Tonnini – al momento del rinnovo non verrà richiesto il certificato medico. Dal 2020 al 2022 sono stati 22 i contrassegni alterati o usati indebitamente. Per combatterne l'uso improprio si inaspriscono quindi le sanzioni: da 250 a 500 euro per l'utilizzo non corretto e il suo ritiro immediato in caso di abuso. E per la contraffazione si rischia il penale.
“Da una parte si tutela chi più ne ha bisogno – afferma il Segretario - mentre dall'altra si chiede un corretto utilizzo. Quindi da una parte il diritto, dall'altra il dovere”. Le modifiche vedono San Marino allinearsi alle più recenti indicazioni italiane ed europee. “Tutta la normativa sull'utilizzo del contrassegno era ferma dal 2008. Nonostante questo a noi erano arrivate diverse segnalazioni da Giunte di Castello, Polizia Civile e anche da CSD Onu. Abbiamo cercato di farne tesoro allineando la nostra normativa a quella europea”.
Nel servizio l'intervista al Segretario di Stato agli Affari Interni Elena Tonnini
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