Il magnate dell’acciaio e segretario del disciolto partito di Mubarak, Ahmed Ezz, è stato condannato a 10 anni di reclusione per corruzione. Insieme a lui sono stati condannati anche l’ex ministro del commercio Rashid, attualmente in fuga, a 15 anni di carcere e a 400 milioni di lire egiziane, pari a 165 milioni di euro, e Assal, ex capo dell’autorità per lo sviluppo industriale, a 10 anni di carcere e ad una multa di 660 milioni di lire egiziane, pari a 77 milioni di euro. Stessa multa per Ezz. I tre sono accusati di malversazioni di fondi pubblici pari a circa 70 milioni di euro. La corte ha anche ordinato la revoca della licenza a Ezz. L’ex ministro ed Assal sono infatti accusati di concessione di licenze facili per Ezz per la produzione di acciaio.
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