In Egitto una donna cristiana, insegnante in una scuola elementare, sarà processata a partire dal 21 maggio per proselitismo e offesa all'Islam. L'incriminazione della donna - rivelano fonti giudiziarie egiziane e l'associazione di difesa dei diritti umani Amnesty International (Ai) -, Dimyana Obeid Abdel Nur, di Luxor e di religione copta, è stata formulata sulla base di una denuncia presentata da alcune sue colleghe insegnanti. Avrebbe detto ai suoi alunni a scuola di "amare padre Shenuda", riferendosi al papa copto Shenuda III, morto lo scorso anno, ed avrebbe parlato del Profeta Maometto toccandosi lo stomaco e un ginocchio. Segni forse interpretati come offensivi o poco rispettosi. La donna è per ora in carcere e per il suo rilascio è stata fissata una cauzione di 20.000 lire egiziane (2.900 euro).
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