Con una raffica di decreti decisi almeno in apparenza a sorpresa, il neo presidente egiziano Mohamed Morsi, dei Fratelli Musulmani, ha spazzato via le insegne del potere militare che da 60 anni governava l’Egitto: rimossi infatti il capo delle forze armate e ministro della difesa Hussein Tantawi, da 20 anni a capo dell’esercito, e il capo di stato maggiore Sami Anan. E nominando vicepresidente un magistrato, Mahmoud Mekki, Morsi ha avviato un processo per rendere civile il controllo delle maggiori istituzioni del Paese. Per domani viene invitata la popolazione egiziana a festeggiare la fine del potere militare sull’Egitto nella storica piazza Tahrir, che un anno e mezzo fa aveva mandato a casa Hosni Mubarak dopo 30 anni.
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