In migliaia tornano a Piazza Tahrir, al Cairo. Molti scandiscono slogan per la condanna a morte dell'ex ministro dell'interno, già condannato per riciclaggio e corruzione, ma accusato anche, con l'ex rais ed i suoi due figli, di aver ordinato le violente repressioni dei primi giorni della rivoluzione. Intanto il movimento del 6 Aprile, uno dei principali promotori della rivoluzione del 25 gennaio, ha diffuso una dichiarazione in cui si chiede la formazione di un governo della rivoluzione, una 'purga' di tutte le istituzioni statali degli elementi legati al vecchio regime, un salario minimo equo e l'abolizione della legge che vieta manifestazioni e scioperi.
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