Egitto: proteste e incertezze sul futuro del regime di Mubarak
Nel settimo giorno di proteste, regna la massima incertezza sul futuro del regime di Mubarak. Centinaia, già dall'alba, occupano piazza Tahrir, sfidando il coprifuoco. Invocano uno sciopero generale e una marcia di milioni di persone. Al Jazeera International, inoltre, fa sapere che alcune unità dell’esercito egiziano hanno arrestato sei giornalisti dell’emittente. Intanto dal presidente Mubarak arriva una prima piccola concessione: la richiesta al suo nuovo esecutivo di dialogare con le opposizioni per riportare la democrazia nel Paese. Ma I Fratelli Musulmani avrebbero fatto sapere che è troppo tardi per un accordo. I ministri degli Esteri dell’Unione Europea discuteranno della questione Egitto proprio oggi in una sessione speciale a Bruxelles. Intanto diversi Paesi si stanno adoperando per evacuare i loro connazionali. L'Italia, portavoce del coordinamento delle missioni diplomatiche dell'UE al Cairo, ha chiesto alle autorità egiziane di proteggere i cittadini e le missioni del Vecchio Continente. E ha autorizzato l'invio di C-130 con a bordo personale dell'Arma dei Carabinieri e delle forze speciali per “fornire assistenza alle autorità diplomatiche e a strutture consolari italiane”.
Monica Fabbri
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