Elementari a Murata, insegnanti a Belluzzi: "I bambini hanno diritti, non sono solo numeri”
Gli insegnanti delle elementari di Ca' Caccio, in Città, intervengono sul progressivo trasferimento delle classi a Murata, esprimendo "dispiacere" e la loro perplessità sull'operazione. I primi a essere interessati dal cambiamento saranno i bambini di prima che l'anno prossimo inizieranno direttamente a Murata e in due o tre anni lo spostamento sarà completato. Il plesso di via Bonaparte sarà la nuova sede dell'Istituto Musicale. Gli insegnanti delle elementari si dicono consapevoli del calo demografico: motivazione principale del progetto, come spiegato dal Governo. Allo stesso tempo affermano: “I bambini hanno i loro diritti, non sono solo numeri”. Avrebbero preferito un'organizzazione, spiegano, “programmata tenendo conto dei numeri che diminuiscono”, ma “pensata sui bambini già presenti, che non possono pagare condizioni sociali che non hanno causato loro”.
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I docenti si dicono contrari al fatto che “alcune classi rimangano in sede due o tre anni mentre è già stabilito che la scuola chiuderà”. Per gli alunni che già vivono un periodo con meno interazioni, scrivono, assistere alla sola uscita di classi non è formativo e rispettoso della loro crescita e dei loro diritti. Una chiara presa di posizione, dunque ma, in sostanza, dai toni moderati come spiegato dagli stessi insegnanti. I docenti ribadiscono la loro stima nei confronti dei colleghi di Murata e dell'Istituto musicale, consci, affermano, che “intraprendere una qualsiasi cieca battaglia potrebbe danneggiare loro” e altri plessi. Silenzio, proseguono, “ispirato al rispetto di tutte le componenti coinvolte”. E invitano infine a mettere in campo adeguate politiche per contrastare il calo delle nascite.
A livello politico, interviene Libera che parla di "duro colpo alle funzioni che il Castello dovrebbe esercitare nella sua veste di Capitale" e presenta un'interpellanza al Governo per avere una serie di dettagli sul progetto di trasferimento, ad esempio quali siano le figure impegnate nel piano e quali decisioni il gruppo abbia adottato e trasmesso al Congresso.
Leggi la lettera integrale degli insegnanti
Leggi l'interpellanza di Libera