Elezioni a Gerusalemme: due schieramenti per l'unità
Due schieramenti contrapposti ma non divisi sul governo unitario perché Gerusalemme fa dell'amministrazione comune unica un punto di forza non solo per democratici laici e liberal come il candidato uscente, Nir Barkat, ex imprenditore che ha fatto bene alla città cosmopolita, pluralista, unica e indivisibile.
Lo schieramento antagonista guidato da Moshe Lion conta molto, invece, sui partiti della destra e gli ultra-ortodossi, Haredim, ago della bilancia il Likud e altre frange religiose estreme ashkenazite o i sefarditi dello Shas, pesano gli indecisi che sono il 20% circa. Permane il problema dei palestinesi residenti non votanti di Gerusalemme Est e le pressioni dell'OLP che punta sulla protesta e l'astensionismo arabo: siamo a 1/3 circa della popolazione.
Va da sé che a pagare le tasse senza essere esentati dai tributi per indigenza o povertà sono gli ebrei della classe media, i borghesi di città, circa 300.000 persone si accollano gli oneri della democrazia partecipativa e dello sviluppo basato su esercito e lavoro per tutti, senza beneficiarne più di tanto.
fz
INTERVISTA di Massimo Caviglia a DAVID CASSUTO ex vice sindaco GERUSALEMME