Elisabetta II, Stefano Tura: "La Regina lascia un importantissimo esempio da seguire"
Il giornalista Rai, attuale direttore della sede regionale dell'Emilia-Romagna ma per quasi 20 anni corrispondente da Londra, racconta alcuni passaggi e aneddoti sul lungo regno della sovrana
Un'eredità pesante quella che lascia la Regina Elisabetta II, caratterizzata dal grande amore per la sua nazione e per il ruolo ricoperto: "Dopo 17 anni trascorsi a Londra come corrispondente - racconta Stefano Tura, direttore sede Rai Emilia-Romagna - tra i pochi rimpianti che ho uno è proprio quello di non essere mai riuscito a stringere la mano della Regina Elisabetta II. E pensare che quando sono arrivato la Regina ha compito 80 anni e aveva organizzato una grande festa al quale ho partecipato per coprire l'evento per la Rai. Riuscì ad entrare al castello di Windsor, la regina passò in rassegna tutti gli ospiti però finì il suo giro di saluti prima di arrivare nella nostra postazione, quindi non mi sono mai potuto trovare faccia a faccia con lei".
"La Regina Elisabetta - aggiunge - lascia una grandissima eredità e un esempio da seguire: un'eredità che è quella di una monarchia ingombrante, forse l'ultima monarchia che si può considerare tale ed è un esempio che bisognerà seguire, una vita completamente dedicata al servizio del suo paese. Quando a 21 anni giurò che avrebbe servito il suo paese lo ha fatto fino agli ultimi giorni di vita, due giorni prima di morire ha infatti accolto al castello di Balmoral la prima ministra Liz Truss ed era già in condizioni precarie di salute".
L'intervista a Stefano Tura (Direttore sede Rai Emilia-Romagna)
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