Il giorno dopo il varo delle misure del governo italiano, che dal primo febbraio, e per tutto il mese, diminuiscono di un grado la temperatura del riscaldamento, la Prefettura di Rimini chiede l’adozione di misure comuni per fronteggiare l’emergenza gas e riunisce la Conferenza Permanente degli uffici periferici delle amministrazioni statali e degli enti pubblici, sia nazionali che locali. Il Prefetto di Rimini De Rosa, secondo le direttive impartite a livello nazionale dal Ministro delle attività produttive, ha chiesto una azione coordinata e tempestiva per sensibilizzare i cittadini della Provincia a un uso oculato dell’energia elettrica e termica. Pronto un decalogo che raccoglie i consigli utili per il risparmio energetico, decalogo che rammenta anche le precauzioni più semplici: dallo spegnere le luci quando si lascia una stanza, all’utilizzo della lavatrice a pieno carico, dal preferire il forno microonde a quello tradizionale, al non mettere cibi ancora caldi in frigorifero. 'Il decreto, ha sottolineato il Prefetto, non contiene alcuna norma sanzionatoria, non per dimenticanza del Governo, ma per fiducia nelle capacità dei Prefetti di rendere partecipe la collettività'. Il Comune di Rimini si è subito adeguato alle direttive di Roma, dando disposizione alla Cogeim, che gestisce gli impianti di riscaldamento degli edifici comunali, di abbassare di un grado (da 20 a 19) la temperatura e di ridurre di un ora (da 14 a 13) il tempo di funzionamento degli impianti. Nessun intervento, invece, per le scuole.
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