Emergono nuovi dettagli sull’omicidio-suicidio di Rimini
L’autopsia ha evidenziato che l’omicida, Stefano Anelli, si è inferto un colpo mortale con la balestra artigianale rinvenuta nella sua auto. Le ferite al dorso della sua mano sono riconducibili alle unghiate inferte dalla vittima, la nipote Monica, nel tentativo di liberarsi. Quest’ultima, secondo l’autopsia, è stata aggredita dallo zio sul pianerottolo di casa, dove ha ricevuto un dardo al petto. A causare il decesso sono stati i 5 fendenti inferti a polmoni e cuore, mentre la vittima cercava di scappare. Secondo gli investigatori si tratta di un omicidio premeditato, anche perché l’aggressore ha atteso la nipote sul pianerottolo armato di coltello e balestra.
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