In Emilia Romagna già pronti i conti lasciati dalle nevicate, da Bologna a Rimini
Cifre da capogiro. 10 milioni di euro in neve a Bologna: 7 per mezzi e uomini, 1 di sale e 2 di IVA. “Se da Roma non arriveranno fondi – annuncia il sindaco Virginio Merola – si rivedrà l’Imu a bilancio 2012”. Ed ora le più colpite: Forlì-Cesena conta 20 milioni di costi, fra Provincia (impegnata per 3 e mezzo) e i 28 comuni, ma escluse le due città più colpite: Cesena e Forlì, da sole, contano già 10 milioni a testa di uscite. La provincia di Rimini stima già 15 milioni di euro, con due milioni per danni solo nelle strade –1000 buche in 150 direttrici – guard-rail, segnaletica. Rischio conti in rosso, soprattutto per i Comuni più piccoli: solo a Sant’Agata Feltria, fra i più colpiti, la rotta neve presenta un conto da 100mila euro. Non va meglio a Pesaro-Urbino: solo le aziende, giunte le prime 250 denunce, soprattutto dal Montefeltro, riportano danni da 60 milioni di euro. Bilanci anche per la Protezioni Civile: scongiurato il rischio frane ed esondazioni per un disgelo, che ha però messo fine all’emergenza siccità, si contano le forze messe in campo: 550 vigili del fuoco e 250 volontari dell’Emilia-Romagna, 200 uomini in aiuto da altre Regioni, 600 sfollati solo in Romagna, 4.500 richieste - da Forlì alla Valmarecchia - di verifica sulla stabilità degli edifici.
Annamaria Sirotti
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