2 milioni 110 mila ore di cassa integrazione autorizzata nei primi sei mesi del 2009. Più 602% rispetto allo stesso periodo del 2008. E’ uno dei dati del monitoraggio presentato dalla Cgil di Rimini, in linea con l’Emilia Romagna, ma più consistenti se rapportati alle regioni del Nord Est e dell’intera Italia. Nel complesso, dice la Cgil, i lavoratori in cassa integrazione sono poco meno di 5 mila di cui 3.504 operai e 1.451 impiegati, ossia il 75% dell’occupazione dipendente delle imprese che hanno fatto ricorso a questo ammortizzatore sociale. Dati che se paragonati con la rilevazione precedente, gennaio- maggio, rivelano un incremento di 926 unità pari a circa il 23% e riguardano, solitamente, la combinazione tra cassa integrazione ad orario ridotto e quella a zero ore che interessa il 43% della forza lavoro, ossia 2.132 dipendenti. Quelli a zero ore sono circa 1800 e 740 i lavoratori ormai in cassa integrazione straordinaria con serie prospettive di disoccupazione. Se poi si sommano i lavoratori in cassa integrazione e quelli in mobilità si superano le 7 mila unità. Per il segretario generale della Cgil Graziano Urbinati, l’economia risente dell’emergenza occupazione e se invece delle ore di cassa integrazione pensiamo alle persone sottratte al lavoro otteniamo una cifra che sfiora i 1500 lavoratori che finiti gli ammortizzatori sociali potrebbero diventare disoccupati reali. Perché il morso della crisi, conclude, deve ancora arrivare.
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