Prodotti buoni e di qualità, realizzati nel rispetto dell’identità e delle tradizioni del territorio. È questa la prospettiva rispetto alla quale Regione Emilia-Romagna e Slow Food Italia hanno firmato a Bologna un’intesa per valorizzare il patrimonio rurale ed enogastronomico della regione e per promuovere un’agricoltura sostenibile, attenta al rispetto della biodiversità, al recupero dei sapori e delle tradizioni locali. Una priorità dell’accordo sarà anche quella di arricchire e ampliare il patrimonio rappresentato dai Presìdi, le piccole produzioni tradizionali legate a un territorio. Un primo risultato del protocollo sarà infatti l’inserimento, a breve, di altri 4: in lista il carciofo violetto di San Luca a Bologna, la ciliegia moretta di Vignola a Modena, la pecora cornigliese a Parma e la pesca dal buco incavato a Ravenna.
Nel video le interviste all'assessore all'Agricoltura Simona Caselli e a Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia
Nel video le interviste all'assessore all'Agricoltura Simona Caselli e a Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia
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