E' sempre doloroso perdere il lavoro, ma scoprire di non averlo più da una nuova serratura e dalla scritta “chiuso per ferie” è stato uno shock per i due dipendenti sammarinesi che da cinque e due anni lavoravano alla Enjoy dell'Atlante. Sapevano che Orio De Angelis aveva debiti, ne aveva parlato apertamente, ma la sua fuga è stata una doccia fredda. E' l'aspetto umano che li ferisce. La fine violenta di un rapporto che non consideravano solo professionale. Andrea Santolini lavorava da cinque anni per De Angelis, ci aveva messo il cuore in quel negozio. La sua grande attenzione al cliente non è stata fermata da una porta chiusa. “Mi ha contattata di sua iniziativa e aiutata a recuperare merce già pagata” ci racconta un'acquirente. In molti hanno approfittato degli sconti: 30% in meno per ben quattro mesi. Ci si chiede, oggi, se rientrasse in un progetto di fuga ben pianificato. Chi pagava in contanti aveva diritto allo sconto pieno, ridotto in caso di acquisto con carta di credito. Allettati dalle offerte molti genitori avevano fatto il pieno di regali di Natale, permettendo a De Angelis di racimolare un bel gruzzolo. In magazzino, poi, mancava materiale di valore in attesa di vendita nei mesi invernali. C'è chi parla di ingenti debiti con Banca Centrale, contributi non pagati da due anni, mensilità dell'affitto ancora da saldare. Possibile – si domanda qualcuno – che non si fosse in grado di prevenirne le mosse e impedirne la fuga? Tanti debiti a fronte di un'attività che – sostiene chi ci lavorava – rendeva bene. Di quell'attività rimane la scritta “sconti” a caratteri cubitali su una porta chiusa e l'amarezza dei dipendenti, senza stipendio da almeno due mesi.
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