Entra in Repubblica e sfugge all'inseguimento: il caso fa discutere

Paradossalmente il confine di stato tra Italia e San Marino diventa un punto debole, quando le forze dell'ordine inseguono qualcuno visto che è tassativamente vietato oltrepassare la frontiera. Con paesi come la Francia e l'Austria, l'Italia ha invece accordi bilaterali, che discendono dal trattato di Schengen, e che consentono alle forze di polizia di oltrepassare i confini di stato, per motivi eccezionali, come l'inseguimento di pericolosi criminali, colti in flagranza di reato. Tra San Marino e Italia questo non è possibile, anche se la stretta e costante collaborazione ha dato risultati tangibili. Fatto sta che i rapinatori, non a caso, scelgono più spesso banche prossime ai confini sammarinesi, proprio perchè loro possono superarli senza problemi, mentre chi li insegue deve fermarsi e comunicare alle forze dell'ordine dell'altro stato la notizia di reato e i dettagli per rintracciare i criminali. Nel tempo necessario a trasmettere le comunicazioni, i rapinatori fanno in tempo a cambiare vettura o piu' semplicemente ad allontanarsi e quindi dileguarsi. Solitamente, quando capitano casi del genere il reato viene compiuto a San Marino e il delinquente scappa in italia. Molto piu' raro il contrario, e cioè quello che è successo giovedì notte, con la Nissan monovolume nera. Stava procedendo in una via contromano, tra Ospedaletto e Montescudo, a fari spenti. Non ha rispettato l'alt della Polizia Municipale e ha svoltato per la strada che costeggia il Marano, dirigendosi ad altissima velocità verso San Marino. La Polizia Municipale si è lanciata all'inseguimento, ma si è dovuta fermare al confine. Ed evidentemente la Gendarmeria non è stata avvertita in tempo per intervenire. Anche questa volta il fuggiasco è riuscita a farla franca.

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