Enzo Ciconte a San Marino per la Giornata della Legalità
Nel primo anno in cui la ricorrenza della strage di Capaci si traduce anche a San Marino in un esercizio di memoria istituzionalizzato, i ragazzi si confrontano sulla concezione e la condizione della legalità, della cittadinanza attiva. A fare da ponte, tra storia e memoria, l'esperienza di Enzo Ciconte, scrittore e docente di Storia della Criminalità Organizzata. Essenziale, davanti ad una platea che 24 anni fa non era ancora nata, recuperare nella sua interezza la personalità di Giovanni Falcone. Non simbolo astratto, ma uomo impegnato e scomodo, osteggiato da superiori e colleghi
La preparazione ed i dubbi degli studenti negli interventi più strutturati, quelle che i più grandicelli – le quarte e le quinte- hanno sollevato al Teatro Titano, la curiosità e l'interesse nelle domande di quelli dalla prima alla terza, dopo la proiezione del film “la mafia uccide solo d'estate” e del video sulla legalità realizzato dagli studenti stessi, visto che il tema è stato affrontato durante l'intero anno scolastico in più materie. Per il primo anno, per un giorno San Marino si è fermato, o meglio si è mosso, verso il senso pieno della testimonianza. Denominatore comune, la reazione. Quella che ha spinto i sammarinesi anni fa a richiedere con un istanza d'arengo una giornata di riflessione sulla legalità, per contrastare stereotipi lenti da superare: “la credibilità- ricorda Ciconte- non si conquista negando fatti precedenti, ma mostrando esempi positivi”.
Nel video l'intervista ad Enzo Ciconte, docente di Storia della Criminalità Organizzata
Sara Bucci