Gheddafi manda in diretta sulla Tv di stato le immagini della riconquista di Brega, città strategica dal punto di vista petrolifero. La battaglia sul campo resta incerta, il Rais non molla nonostante i ribelli e l’ingente potenza di fuoco della Nato che annuncia da Bruxelles di aver distrutto ormai il 30% della capacità militare dell’esercito fedele al colonnello e di puntare ora al controllo di Misurata. Il regime di Tripoli offre una soluzione politica del conflitto con riforme ed elezioni e Gheddafi al potere, durante la transizione. La proposta - come prevedibile - non ha raccolto alcun consenso significativo al momento. La comunità internazionale esige che il Rais lasci il potere senza condizioni. Unità navali della Nato hanno fermato, intanto, anche imbarcazioni degli insorti: confiscate le armi, ma non gli aiuti umanitari. Da alcune ore intanto sui cieli della Libia non volano più aerei statunitensi: gli Usa hanno deciso di ritirarli dai combattimenti. Il figlio di Gheddafi getta ombre sulla defezione dell’ex ministro degli esteri libico che da qualche giorno ha raggiunto la gran bretagna: “non ha tradito” afferma Saif Al Islam “se n’è andato perché è vecchio e malato” e Londra sta tentando di offrirgli l’immunità in cambio di accuse a Gheddafi.
Luca Salvatori
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