Esplode la violenza in Tunisia per le proteste contro carovita e disoccupazione

Esplode la violenza in Tunisia per le proteste contro carovita e disoccupazione.
Introvabile il pane, negozi chiusi, finiscono latte e acqua minerale. La guerra del pane svuota i supermercati alla vigilia dello sciopero generale; svuota le città turistiche. La Marsa, Sidi Bou Said protette dalla polizia in assetto antisommossa che stende reticolati. Fuggono i turisti anche da Djierba, dove si manifesta in strada. Ancora incidenti ah Hammamet: si svuotano gli alberghi. Tunisi è terra di guerriglia, centinaia di manifestanti dispersi con i lacrimogeni, si parla di almeno due morti negli scontri di rue de la Liberté. Sarebbero in tutto 66 secondo la federazione delle leghe dei diritti dell’uomo dall’inizio della rivolta per protestare alla morsa sul carovita e contro la disoccupazione. Manifestanti tentano di invadere il palazzo presidenziale di Ben Ali e la Polizia ferma tutto il traffico. Dramma a Gabes, forze dell’ordine sparano sulla folla: secondo i testimoni cadono 6 manifestanti e una ventina di feriti.

Annamaria Sirotti

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